Setosa, avvolgente e nel contempo dissetante la Weaver si ispira alle Witbier di stampo belga. Il nome è un omaggio ad uno dei lavori più nobili in epoca medievale, quello delle tessitrici: la birra si presenta in abito chiaro ed opalescente sormontato da un cappello di fitta schiuma bianca e da subito stupisce per il suo naso speziato, frutto di un sapiente utilizzo di coriandoli in semi e buccia d’arancia amara.
Al palato risulta morbida e ricuce le stesse sensazioni rinfrescanti fino al finale delicatamente amaro. Si consiglia l’abbinamento con formaggi erborinati o piatti delicati a base di pesce.